BOGNANCO
La settimana scorsa, è deceduto a Novara Bruno Aymet, residente in frazione Torno di Bognanco. Dopo una giornata qualsiasi di lavoro, si è sentito male e, subito trasportato in ospedale di Domodossola, i medici, visto le sue condizioni, lo hanno dirottato nella notte all’ospedale di Novara, dove, alle 17 e 30 di mercoledì 02 marzo, è spirato. Aveva sessantatre anni.
Insegnava nelle scuole medie superiori di Domodossola ed esercitava la libera professione, come perito industriale.
Aveva scelto, con la moglie Rosanna, di abitare in un luogo tranquillo, come la piccola frazione della bassa valle Bognanco, perché amava essere libero. Una libertà, che lo ha caratterizzato per tutta la vita. Persona colta ed intelligente. Ha saputo anticipare i tempi in materia di energie alternative, sperimentando presso la propria abitazione, le convenienze della produzione di energia idroelettrica.
Bruno fu stato uno dei primi in Ossola a dotarsi di sistemi informatici, nell’ambiente della sua professione.
Appassionato di modellismo ferroviario, con un sogno di ultimare il meraviglioso plastico, iniziato da suo nonno e che lui dichiarava sempre di volerlo ultimare, non appena fosse andato in pensione.
Fra i suoi grandi hobby: la musica. Da sempre è stato componente della Filarmonica di Villadossola ed ultimamente suonava il basso anche nella banda di Masera.
Storico donatore di sangue, nell’Avis di Domodossola, dove aiutava l’ente nelle incombenze gestionali. Nella sua ferma coerenza di donatore, aveva lasciato detto di donare tutto ciò fosse stato possibile e le cornee, sono state il suo ultimo dono.
Con la moglie Rosanna, decise di adottare un bambino, ma il figlio maschio, Nico, arrivò naturalmente nel 1989 e così adottò nel 1994 Senayt , una splendida e dolcissima bambina di Addis Abeba, che oggi ha 23 anni.
Aveva le idee chiare Bruno, nella vita, nel lavoro e nella famiglia. Ed ha insegnato molto, non solo nelle scuole. Lui insegnava agli altri vivere e quando nel 1987 ebbe il primo infarto, arrivato a casa disse alla moglie: « Tutto quello che avrò da adesso in poi, sarà un regalo».
Una frase concisa e piena di significato, che lo ha accompagnato ogni giorno, fino a mercoledì scorso.
I funerali si sono svolti nella piccola chiesa del Villaggio Sisma ed è stato sepolto nel cimitero di Villadossola.
Insegnava nelle scuole medie superiori di Domodossola ed esercitava la libera professione, come perito industriale.
Aveva scelto, con la moglie Rosanna, di abitare in un luogo tranquillo, come la piccola frazione della bassa valle Bognanco, perché amava essere libero. Una libertà, che lo ha caratterizzato per tutta la vita. Persona colta ed intelligente. Ha saputo anticipare i tempi in materia di energie alternative, sperimentando presso la propria abitazione, le convenienze della produzione di energia idroelettrica.
Bruno fu stato uno dei primi in Ossola a dotarsi di sistemi informatici, nell’ambiente della sua professione.
Appassionato di modellismo ferroviario, con un sogno di ultimare il meraviglioso plastico, iniziato da suo nonno e che lui dichiarava sempre di volerlo ultimare, non appena fosse andato in pensione.
Fra i suoi grandi hobby: la musica. Da sempre è stato componente della Filarmonica di Villadossola ed ultimamente suonava il basso anche nella banda di Masera.
Storico donatore di sangue, nell’Avis di Domodossola, dove aiutava l’ente nelle incombenze gestionali. Nella sua ferma coerenza di donatore, aveva lasciato detto di donare tutto ciò fosse stato possibile e le cornee, sono state il suo ultimo dono.
Con la moglie Rosanna, decise di adottare un bambino, ma il figlio maschio, Nico, arrivò naturalmente nel 1989 e così adottò nel 1994 Senayt , una splendida e dolcissima bambina di Addis Abeba, che oggi ha 23 anni.
Aveva le idee chiare Bruno, nella vita, nel lavoro e nella famiglia. Ed ha insegnato molto, non solo nelle scuole. Lui insegnava agli altri vivere e quando nel 1987 ebbe il primo infarto, arrivato a casa disse alla moglie: « Tutto quello che avrò da adesso in poi, sarà un regalo».
Una frase concisa e piena di significato, che lo ha accompagnato ogni giorno, fino a mercoledì scorso.
I funerali si sono svolti nella piccola chiesa del Villaggio Sisma ed è stato sepolto nel cimitero di Villadossola.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO