DOMODOSSOLA
Alla gente di Bognanco, piace questo nuovo Papa.
Rita Barcella di Bacinasco è a dir poco entusiasta: «Mi piace moltissimo. Mi è piaciuto subito per la sua semplicità».
A Beatrice Pellanda piace perché: « E’ umile e parla alla gente con umiltà». Piace anche a Mariangela Baiettini della Pianezza: «E’ molto semplice; alla buona e poi mi piace anche per il fatto che si è tolto quella croce d’oro ed ha messo una semplice croce in ferro». Gianluca Paglino di Campeglio: «Sì mi piace molto. E’ fuori dagli schemi e dai riti che ci hanno sempre fatto vedere. Mi piace il suo modo di rapportarsi con la gente».
Questo il parere dei bognanchesi sul nuovo Papa.
Ed a proposito di papi, vale la pena di ricordare che la valle Bognanco, nel lontano medioevo, visse una storia interessante per essere stata terra di passaggio di papi e di santi.
Grazie alla preziosa ricerca del prof. Tullio Bertamini, leggiamo nel suo libro: “San Lorenzo di Bognanco. 1968”
“Non solo il passo del Monscera, era comunemente frequentato, anche quello del monte Moro in valle Anzasca, quelli di Antrona, dell’Arbola in valle Antigorio e quelli di San Giacomo e del Gries in valle Formazza.
Pare in ogni modo che il passo del Sempione e quello del Monscera, cominciasse ad essere veramente preferito, solo nel 1200 allorchè il vescovo di Sion da una parte e le corporazioni dei mercanti lombardi dall’altra, si accordarono onde mantenere efficienti le strade con una manutenzione che dovette essere continua e dispendiosa.”
Fra i tanti passaggi importanti dopo l’anno mille, quello di papa Gregorio X nel 1275 forse è quello che merita più attenzione.
“Nel 1275, papa Gregorio X, dopo il concilio di Lione, attraversa il vallese e rientra in Italia (il 27 ottobre il pontefice era a Losanna ed il 12 novembre è già a Milano).
Certamente sale da Briga e scende a Domodossola per il Sempione. Non si trovano documenti al riguardo del preciso passaggio perché, come si può ben immaginare, bastava una interruzione qualunque per costringere una deviazione. Però dato la facilità del passo del Monscera, si pensa proprio che la carovana, abbia scelto di passare per la valle Bognanco.”
Mio Dio! Arriva il Papa!
Vi immaginate i bognanchesi, con il loro tradizionale senso dell’ospitalità; le donne a pulire le cappellette e sistemare i fiori sulla via e gli uomini armati di attrezzi che spianavano le strade per agevolare il passaggio della corte papale. E si può anche immaginare quel papa a benedire ogni cosa sul suo cammino per avere in cambio dai valligiani ogni ben di Dio come il pane, formaggio, vino…
Ed è proprio in questa occasione che probabilmente venne regalato alla chiesa di San Lorenzo quel Codice con la bolla “Transiturus” di papa Urbano IV, trovata dal Bertamini, con cui nel 1264, veniva istituita la festa del “Corpus Domini”.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO