BOGNANCO
Già durante la salita, la vettura scorreva veloce sulla strada, facendo fischiare le gomme nei tornanti. La gente sui balconi ed alle finestre delle case, a godersi il fresco, commentava:«Chi è questo pazzo. Andare così veloci è molto pericoloso; ci sono persone che dopo cena amano fare due passi sulla strada con bambini appresso e passeggini…Se vogliono fare rally, vadano da un'altra parte».
L’auto l’hanno sentita e vista salire fino a Graniga, fare inversione, come fosse davvero una prova di rally, sul piazzale e poi scendere a tutto gas verso Domodossola. Al tornante di San Lorenzo, prima della chiesa il giovane autista (19 anni) non è riuscito a tenere l’auto sulla carreggiata ed è finito contro un basso (fortuna) muretto di un aiuola evitando un pilastro della casa a pochi centimetri ed una barriera in ferro. L’auto è piombata su dei cespugli (fortuna) e si è cappottata sulla strada, dieci metri più in basso, senza incontrare nessuno (fortuna). I due ragazzi sono usciti da soli dall’auto, illesi (fortuna). Gli abitanti, sentito il rumore e visto l’auto capovolgersi, hanno subito chiamato carabinieri ed ambulanza. Sono arrivati anche i Vigili del Fuoco che prontamente hanno liberato la strada. A parte un cartello stradale e l’aiuola, nessun altro danno e nessun ferito. Tutto bene quindi (fortuna). Rimane solo il fatto che su queste strade di montagna, così come altre nei centri urbani, è da incoscienti andare forte. In questo caso, oltre che farsi male e fare male al suo amico seduto a fianco, chi guidava, poteva uccidere delle persone che tranquillamente passeggiavano a bordo strada e non si può chiedere così tanto alla fortuna.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO