BOGNANCO
Il 17 luglio scorso, due fulmini colpirono il campanile di San Lorenzo e tutto il sistema automatizzato delle campane e orologio, venne distrutto. Danneggiato anche a causa di un principio d’incendio, l’ultimo impalcato e due rampe scale in legno in cima al campanile.
Immediatamente la Parrocchia si è attivata per far sistemare i danni e venerdì scorso, a mezzogiorno, le campane e l’orologio, hanno ripreso a funzionare. Tutti felici in paese al sentire nuovamente suonare le campane.
Ma quali lavori sono stati effettivamente realizzati?
« E’ stato rifatto tutto l’impianto elettrico del sistema campanario – ha detto Franco Villa, referente con la moglie Rita, della Parrocchia – dalla sacrestia fino in cima al campanile. Il costo di tutta l’opera si aggira intorno ai venti mila euro e purtroppo, non essendoci copertura assicurativa, è interamente a carico della Parrocchia. Per questo – ha aggiunto Franco – il parroco, don Vincenzo Barone, ha voluto diffondere un volantino, appellandosi alla generosità della popolazione per ricevere delle offerte intestate a:
Chiesa Parrocchiale S. Lorenzo Bognanco. Banco Popolare IBAN IT 37 I 05034
45360 000000005718 con causale: PRO CAMPANILE.
Un po’ di storia:
Le attuali nove campane, arrivarono in paese, direttamente dalla fonderia, il 9 agosto 1928 e furono collaudate sulla torre campanaria il 10 settembre dello stesso anno con un costo complessivo di 101300,90 lire che paragonato a oggi fanno circa 90 mila euro.
La 1° campana in Re bemolle grave è dedicata a San Lorenzo, la 2° in Mi bemolle grave è dedicata ai gloriosi morti e combattenti; la 3° in Fa è dedicata ai SS cuori di Gesù e di Maria; la 4° in Sol bemolle è dedicata ai santi Giuseppe e Uguccione; la 5° in La bemolle è dedicata ai santi Carlo, Rocco e Filomena; la 6° in Si bemolle è dedicata alla Regina degli Angeli; la 7° in Do è dedicata alle SS Reliquie; la 8° in Re bemolle è dedicata a S. Defendente e S. Luigi e la 9°in Do bemolle è dedicata ai S. Pietro, Felicita e Basilio.
Il lungo elenco delle campane, seppur potrebbe apparire noioso, conferma due cose importanti: la tonalità del concerto che è in Sol bemolle e che le campane vengono suonate con delle regole precise ed in circostanze ben definite.
Ad esempio, è sempre stata osservata l’usanza di suonare la 2° campana alla morte di un combattente. Ed a proposito di morti, quando nella valle si sentono 11 rintocchi (uno al minuto), significa che è morto un uomo; 9 rintocchi, una donna. E ancora, due rintocchi per segnalare l’imminente inizio del Consiglio Comunale ed in merito Rita Barcella, ricorda ancora bene di quando al Moraso, stava parlando con Pierino Vescio e quest’ultimo, udendo la campana interruppe il colloquio e disse: «Scota…! Cun… (Din) Sili… (Don). U ghé ul cunsili dul Cumugn, a gò da nà…». (Ascolta…! Con…(Din) siglio… ( Don). C’è il Consiglio Comunale, devo andare…).
Le campane, hanno sempre suonato e suonano tutt’ora attorno alla vita del paese. Segnano le ore, di giorno e di notte e fanno compagnia a quegli anziani che restano svegli per intere nottate. Tutte le sere alle 20 suonano l’Ave Maria, segnando la fine della giornata lavorativa. Avvisano 45 minuti e poi 15 minuti ed ancora 5 minuti prima dell’inizio della messa.
In occasione di ricorrenze speciali, come il Natale, Pasqua, San Lorenzo, Ringraziamento ecc… suonano a festa, ma avvisano anche quando ci sarà la celebrazione di un funerale; esattamente 24 ore prima e così tutti sanno che il giorno successivo, alla stessa ora, ci sarà il funerale della persona defunta.
Le campane, se suonate a “martello” avvisano la popolazione di un grave pericolo, come un incendio, una frana, ecc… ed è stato proprio questo “misterioso” suonare, persistente, strano, a “martello” che svegliò Franco Villa la notte del 17 luglio scorso, consentendo di chiamare subito i Vigili del Fuoco che, giunti prontamente sul posto poterono domare l’incendio e, miracolosamente salvare il campanile.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO