“ …Mi seppellirai, lassù in montagna, o bella ciao, bella ciao… bella ciao, ciao, ciao…”
Questo è il canto che ha accompagnato al cimitero Virgilio Della Bianca, classe 1925, deceduto venerdì scorso a Torino, nella sua abitazione in C.so Duca degli Abruzzi e seppellito lunedì 8 giugno “…lassù in montagna…” a San Lorenzo a 950 m.s.l.m.. “ O partigiano, portami via… che mi sento di morir….” Lui, che il partigiano aveva iniziato a farlo per davvero a soli 17 anni. Lui, che fu preso prigioniero e scampato solo per un colpo di fortuna alla fucilazione, aveva sempre questa canzone nel cuore ed ogni volta che si trovava con amici, la intonava sorridendo e tutti gli andavano dietro. Ah, che belle cantate alla Croce…
Anche Virgilio, come molti ragazzi bognanchesi della sua età, finita la guerra, dovette a malincuore decidere di lasciare la valle per cercare un lavoro ed una vita possibile altrove. La trovò a Torino, facendo in principio una mansione qualsiasi e studiando il bel canto, fino ad entrare nel coro della Rai, dove conobbe la sua amata moglie Luisa e da lì la sua vita cambiò davvero, perché insieme rilevarono l’attività di famiglia. Uomo gioioso, garbato e rispettoso, amava ritornare ogni estate nella sua casetta di montagna dove gli piaceva invitare amici e parenti per una bevuta in sana compagnia. Quasi a volersi sdebitare verso i bognanchesi per essere scappato via a cercare una vita migliore.
Ad accompagnarlo al cimitero il corteo, la pioggia e quel canto che a lui piaceva tanto. Sulla bara, prima di calarla nel fossato, hanno legato dei fiori… Qualcuno sicuramente in silenzio, avrà accompagnato Virgilio con il ritornello: “…e questo è il fiore, del partigiano… morto per la libertà…”. Grazie Virgilio per il tuo sorriso e per essere ritornato a “vivere” qui a Bognanco.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO