Miriam BrazzaleNel consiglio comunale di mercoledì 22 luglio, con l’unica assenza di Rosanna Gallo, si è discusso di dimissioni, di bilancio e di (inaspettate)  vendite immobiliari. E’ il Segretario, dopo le formalità d’avvio, a  partire con il primo punto all’ordine del giorno che è l’immediato affidamento all’Unione dei Comuni di due funzioni: Catasto e Protezione Civile; tutti d’accordo i consiglieri. Dopo di che, è sempre il Segretario a procedere sul secondo punto relativo alle dimissioni da assessore di Miriam Brazzale  la quale aveva protocollato la lettera di dimissioni già un paio di mesi fa. Il segretario, che  conduce la seduta, si rivolge al sindaco e solleva il fatto che sarebbe stato opportuno rendere noto il nome del nuovo assessore ed  invita  il sindaco ad intervenire verbalmente per giustificare.  «Ho bisogno di altro tempo … - ha detto semplicemente Remigio Mancini - penso due, forse tre settimane al massimo e poi sarò in grado di dirvi  il nome del  nuovo assessore…». E chiude, rivolgendosi ai consiglieri: « Vi farò sapere…».

A questo punto, è sempre  il segretario che  legge la lettera della Brazzale, protocollata il 27 maggio 2015 e si capisce subito che il contenuto ha un tono pesante dove viene evidenziata la assoluta mancata condivisione nel modo di amministrare e di fare politica dell’attuale sindaco. Più ancora la Brazzale,  nel suo intervento durante il Consiglio, ribadisce il fatto di aver scritto quella lettera il 26 maggio, quindi due mesi fa. «Ho cercato di dare il massimo ma… (si interrompe perché commossa fino alle lacrime).. spero che questa mia scelta non sia una delusione per chi ha creduto in me e spero che chi mi succederà saprà dare di più e fare meglio…».

Qualcuno fra i consiglieri ribadisce che si tratta di dimissioni da assessore e non da consigliere… Altri la invitano a ripensarci…  Michele Bonzani rispetta la scelta della Brazzale e  ringrazia  per le parole contenute nella lettera di dimissioni, nei confronti della minoranza e, rivolgendosi al sindaco, lo invita a non perdere altro tempo, concludendo con un:  « fate presto…».  Il sindaco ribadisce che ha bisogno di più tempo e al segretario, vista la situazione, non resta altro che rassegnarsi e dichiarare: «Il punto è rinviato…».

Hotel Milano thAltro punto scottante è la  decisione della Giunta ( a questo punto monca perché costituita unicamente da Mancini e Possa) di vendere l’ex municipio di San Lorenzo e l’ex Albergo Fonti & Milano. Prezzo di vendita: 85 mila euro per l’ex municipio e 235 mila e 500 per l’ex Albergo, come da perizia del tecnico comunale architetto Massimo Petrulli. Il punto passa con i 7 voti della sola maggioranza, perché il gruppo di minoranza non solo è contrario,  manifesta grande delusione e stupore per la inaspettata decisione di vendere gli immobili, malgrado nell’ultimo consiglio di aprile il sindaco avesse accettato e promesso di effettuare il sopralluogo, già più volte richiesto, per poter fare una ponderata valutazione in merito alla destinazione futura dell’immobile. «Mi scuso – si è giustificato il sindaco – per il mancato sopralluogo, ma non è stato per una mia cattiva volontà….  il tecnico  (arch. Massimo Petrulli ndr) in questo periodo è molto impegnato ma, lasciamo passare agosto e le ferie e vi prometto che entro settembre faremo questo sopralluogo…». «Ma non ci interessa un sopralluogo per vedere lo stato di conservazione dell’immobile – lo interrompe il consigliere di minoranza Dario Darioli – quello lo si vede benissimo anche da fuori. A noi premeva condividere con voi le idee per il futuro di questo edificio. Ma se voi avete già scelto di venderlo, mi dite di quali idee stiamo parlando?  Ci dite cosa pensa di fare il comune in merito a questo storico edificio? Venderlo per 235 mila euro? A chi?  E per farci che cosa? Nella scelta di vendere o meglio svendere questi immobili, avete posto dei vincoli? Quali?

vecchio municipio thUna valanga di domande  alle quali Renato Croppi, capo gruppo della maggioranza, cerca di trovare delle risposte: «Per sistemarlo ci vogliono, come minimo, un milione e mezzo di euro e noi col  bilancio che abbiamo…». Anche il sindaco prende la parola:  «Dovete capire che non ci sono più soldi e non se ne trovano più da nessuna parte…». Chiude Mauro Possa con la frase: «…E’ solo un primo tentativo che non andrà certo a buon fine…».

Possiamo chiudere? Zittisce tutti il segretario. E così si passa agli altri  punti all’ordine del giorno che riguardano  le tassazioni comunali rimaste  sostanzialmente le stesse dello scorso anno; il Bilancio preventivo  2015 che chiude  con un pareggio di euro 1.244.685.75 e la nomina del nuovo Revisore dei Conti. Tutti argomenti approvati  con le ormai note astensioni della minoranza e senza particolari discussioni.

Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO

 

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