E’ una primavera nuova quella che si sta avvicinando in valle Bognanco. Una primavera di nuove prospettive e di nuove speranze. C’è frenesia nell’aria e le associazioni, su invito della pro loco, si sono già incontrate in un unico tavolo per pianificare il nutrito calendario delle manifestazioni 2016. A quell’incontro si è presentato anche il russo Dmitrij Shkrunin, nella sua veste di nuovo proprietario dell’albergo Villa Elda e di conseguenza nuovo operatore turistico della valle.
Dmitrij si è seduto al tavolo anche con gli albergatori, al fine di capire meglio la realtà bognanchese e l’incontro, con gli operatori turistici della più piccola valle ossolana, ha creato qualche perplessità. Dmitrij non è un cittadino del mondo che ha comprato in valle, solo per il gusto di fare shopping. Il signor Shkrunin è un imprenditore di Mosca che ha scelto la piccola Bognanco come posto dove poter vivere e lavorare.
Prima perplessità; le novità esposte e le politiche turistiche e di marketing avanzate, in un paese dove gran parte degli albergatori sono ormai rassegnati, hanno destato curiosità e scetticismo. Curiosità ed interesse fra i giovani operatori e scetticismo fra quelli più anziani.
«Inizialmente, pensavo di utilizzare l’immobile esclusivamente come una grande residenza della mia famiglia. Poi, visto la realtà di Bognanco e conosciuta la sua storia, la sua antica bellezza e l’eleganza, ho pensato di attivarmi per costruire un futuro». Così si è presentato Dmitrij Shkrunin ai bognanchesi. «Ho intenzione di sistemare e riaprire l’albergo Villa Elda e nel frattempo, di prendere in affitto almeno un altro albergo per lavorare già da questa estate e ho intenzione di tenere aperto l’attività tutto l’anno».
Seconda perplessità.
Tutto l’anno?
«Sì certo, tutto l’anno»!
E forse non dovrebbe essere una cosa poi così impossibile, visto che durante l’inverno ha funzionato benissimo, sia il centro benessere Óniro che la piscina. Un esempio concreto e coraggioso di una nuova offerta possibile in una Bognanco che sta cambiando verso.
Durante gli incontri è emerso che in paese mancano alcuni servizi principali e tutti d’accordo a dire che questi servizi vanno attuati.
Dmitrij ha detto chiaro a tutti gli operatori turistici della valle che occorre impegnarsi per creare questi servizi e farli funzionare, facendo capire che, se nessuno si adopererà in tal senso lui, non si tirerà certo indietro.
Terza perplessità da parte dei più scettici: “Ma questo cosa vuole?”
La storia affascinante di Bognanco lo ha incuriosito ed appassionato e, con una vigorosa stretta di mano, dal sapore di altri tempi, ha promesso di lavorare ed impegnarsi per il futuro della valle.
Un futuro che, a questo punto è cosa certa, non parlerà solo italiano.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO