Prima di tutto va detto che il consiglio comunale di venerdì scorso, è stato richiesto dal gruppo di minoranza “Bognanco Futura”. E subito dopo bisogna dire che durante la seduta di consiglio, ai tre consiglieri della minoranza, si sono aggiunti anche Renato Croppi e Miriam Brazzale. Ma non solo, occorre anche dire che l’ex capo gruppo della maggioranza Renato Croppi, leggendo la sua lettera di dimissioni, ha precisato che anche i consiglieri Rosanna Gallo, presente alla seduta e Alessio Bellavista, assente giustificato, non sono più allineati con la Giunta.
In parole povere il sindaco, nel giro di pochi minuti, ha dovuto constatare che non ha più l’appoggio di ben quattro dei suoi consiglieri. Una disfatta! Ma nessuno ha parlato di mandare a casa il sindaco e così si è andati avanti e Remigio Mancini, affiancato dal vice Mauro Possa, dall’assessore Silvio Clerici ed una silenziosa Renata Giacobini, catapultata in consiglio, in quanto prima degli esclusi, al posto del consigliere dimissionario Bruno Dettoni, ha cercato di rispondere alle mozioni ed alle interpellanze poste all’ordine del giorno.
Prima mozione circa l’energia elettrica che ancora non c’è all’alpe San Bernardo…
Seconda mozione relativa a promuovere una gestione dei due centri polifunzionali ed in attesa nominare un responsabile per il controllo delle strutture che non sempre vengono lasciate nelle condizioni migliori dopo l’uso o peggio vengono a mancare attrezzature e componenti di arredo…
Terza mozione riguardava il transito in alta valle con le motoslitte che non prevede date e orari a misura per le esigenze dei gestori rifugi…
Quarta mozione per esercitare un maggiore controllo sugli orari delle strutture ricettive che non vengono quasi mai rispettati…
Le risposte del sindaco sono state dichiarate soddisfacenti e la parola è così passata ai consiglieri Renato Croppi e Miriam Brazzale i quali, dopo aver manifestato pubblicamente le loro pesanti contrarietà al “modus operandi” del sindaco e della Giunta, hanno preso sedie e cartellette e se ne sono andati a sedere nel banco della minoranza. Anche Rosanna Gallo, pur continuando a far parte della maggioranza, ha voluto manifestare le sue perplessità al sindaco, dichiarandosi forse antipatica, ma sincera, che è sempre meglio di simpatica, ma bugiarda e se ha cambiato idea su alcune considerazioni, ha concluso il suo intervento dicendo che, “soltanto uno stupido non cambia mai idea…” Il vice sindaco Mauro Possa, ha cercato di giustificare i pessimi rapporti che l’attuale sindaco ha con il personale, dicendo che il sindaco di prima (Giuseppe Maccagno) veniva poco in comune, mentre questo (Remigio Mancini) è sempre presente e la cosa forse ha creato del malcontento. Il clima si fa rovente ed interviene il sindaco che ne ha per tutti… “Il nostro gruppo si è sfaldato solo per i cadreghini… state dicendo un mucchio di baggianate… volevate fare il colpo di Stato e mandarmi a casa… volevate amministrare con le mail… ma a me piace parlare e guardare in faccia alle persone… siete dei bugiardi… pagliacci… fate attenzione che se tiro fuori tutte le vostre mail, la popolazione capirà come stanno le cose e se viene un commissario vi costerà almeno quattro mila euro al mese…” Il segretario Dario Cerizza, al suo primo consiglio a Bognanco, a fatica invita il sindaco a calmarsi. Qualche attimo di pausa e ne approfitta Michele Bonzani che interviene in merito alle dimissioni da capogruppo di maggioranza Renato Croppi con una lunga lettera rimarcando le profonde delusioni, gli irrispettosi atteggiamenti e concludendo: “ Se vi saranno le condizioni saremo ben felici di lavorare insieme per il bene di Bognanco… al contrario, non esiteremo a chiedere nuove elezioni…”
Dal banco della minoranza, Renato Croppi, legge le sue interpellanze: “Hotel Milano… l’avete messo in vendita, ci sono offerte?”.
“No”, è la secca risposta.
Seconda interpellanza: “L’acqua dell’acquedotto nella bassa valle di Bognanco, ha un colore incredibile ed è imbevibile”. Il sindaco informa che un anno fa inviò una letteraccia a Idrablu, lamentando il degrado di tutta la rete idrica nel comune e la società Idrablu rispose che la qualità dell’acqua era nella norma… “Tutte balle!” ha urlato il sindaco agitando con le mani la lettera di risposta di Idrablu…”Balle su balle…”
Terza interpellanza: Nuovi loculi nel cimitero di San Marco… “Sì, si …”
Quarta interpellanza: Costruzione centrale sul rio Molezzano… “Per realizzare l’impianto, sono state fatte due strade; una che da San Marco sale a Foibello e l’altra che da Pioi va a Crestapiana, in direzione di Bei… I proprietari dei terreni occupati dall’impianto, hanno dato il consenso bonario perché la strada avrebbe dato loro dei vantaggi, ma questa, dopo l’esposto in Procura, è stata subito chiusa. Perché? Non era una strada regolare? E mi chiedo – ha proseguito Croppi – se non ci fossero stati quei conflitti di interessi che sappiamo, sarebbe stato lo stesso? Ma non solo hanno chiuso la strada, lasciandoci il danno - chiude il suo intervento Croppi - hanno portato via anche la nostra legna…” Il sindaco risponde: “La magistratura sta indagando, sono stato convocato in Procura e mi hanno ordinato di non parlare…”
L’ora è tarda e ci sono ancora altri punti da discutere all’ordine del giorno, Michele Bonzani chiede al segretario di discutere solo il punto sull’affidamento in gestione dell’impianto sportivo e ricreativo alla Gomba, che viene approvato alla unanimità e di rimandare gli altri punti ad un prossimo consiglio. Ok. Nessuno dei consiglieri osa dire qualcosa in contrario, ormai è chiaro a tutti che a comandare non è più il sindaco.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO