L’altra sera, davanti un dolce mi sono emozionato.
Ehh…. Che sarà mai!...
Bè! Mi aveva già incuriosito il nome: “BOGNANCOTTO” e l’ho ordinato. Ho aspettato qualche minuto, finendo la birra e conversando al tavolo con gli amici e poi mi son visto arrivare sto piatto che, a quanto pare, lo hanno già copiato in tanti per portarlo sui tavoli dei ristoranti della pianura.
Bognancotto è un nome rotondo che suona pieno e sa di tenero e questo dolce straordinario è rotondo e pieno da far impazzire. Quando lo vedi sul piatto non lo puoi fare a pezzi senza prima averlo osservato. Il suo colore è giallo. Un giallo polenta e la polenta è quella di Beura; macinata sulla pietra. Ecco la seconda emozione. La prima lo avrete già capito, è stato l’incontro. Con la forchetta timidamente provi con timidezza a penetrarlo e capisci subito che ha il cuore morbido; terza emozione. La forma è un tronchetto di cono monco e porti il primo pezzetto in bocca; ripieno di cioccolato caldo; chiudi gli occhi senza pensarci e ti arriva dentro la quarta emozione…
Non è solo cioccolato! Siamo a Bognanco e scopri che c’è un tocco di marmellata di mirtilli. Giusto una pennellata, allo stesso modo di un pittore che dipinge la sua tela. L’artista si chiama Remo e non aggiungo altro, ma vi consiglio di andare a provare queste emozioni. Dove? Ristorante Yolki Palki, località Gomba Bognanco (0324 234 245).
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO