«Rischio ogni giorno e lo scriva pure; se subisco un danno o vengo coinvolto in un incidente, per causa di questa vergognosa incuria, chiamerò in causa chi ne deve rispondere».
A dire queste dure parole è Giuseppe Tino, autotrasportatore di Bognanco che ogni giorno percorre avanti e indietro la strada provinciale da Fonti a Domodossola.
«D’inverno era la neve ed il ghiaccio a rendere pericolosa questa strada, ma adesso il problema grosso sono i rami appesantiti dalle foglie che si abbassano fino a toccare lo specchietto ed il parabrezza del camion. A volte per cercare di evitarli devo invadere il centro della strada, ma se incrocio qualcuno sono costretto a fermarmi per non causare incidenti. E’ una cosa inaudita e molto pericolosa»!
In effetti, per alcuni tratti, sembra di essere in galleria, talmente è fitta la vegetazione sulla carreggiata. il sindaco più volte ha ricordato alla popolazione che la Provincia ha avvisato di non aver più soldi per la manutenzione ordinaria della strada.
«Come comune, cerchiamo di fare tutto il possibile – ha rassicurato Remigio Mancini – e collaboriamo per tenere in ordine la provinciale. Io stesso a volte mi fermo a tagliare rami con la cesoia che tengo sempre nel baule della mia macchina e l’autunno scorso – conclude il sindaco - abbiamo anche emesso una ordinanza dove obbligavamo tutti i proprietari dei terreni confinanti con la strada a provvedere a tagliare i rami e le piante entro una fascia di cinque metri».
Sta di fatto che la situazione non è delle migliori ed occorre precisare, un pochino anche a difesa dei bognanchesi, che il tratto maggiormente incriminato si trova nella parte bassa della valle e nel comune di Domodossola.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO