BOGNANCO
Dopo le ultime vicende che hanno visto multe e sequestri di motoslitte lo scorso anno in alta valle Bognanco, finalmente è apparso un cartello all’Alpe San Bernardo con individuato il percorso autorizzato per le motoslitte.
Un risultato che tanti si aspettavano e speravano, al fine di garantire la massima sicurezza per le persone ed il rispetto dell’ambiente e che è arrivato, dopo diversi incontri fra l’amministrazione comunale e le forze di vigilanza del territorio.
Un risultato che tanti si aspettavano e speravano, al fine di garantire la massima sicurezza per le persone ed il rispetto dell’ambiente e che è arrivato, dopo diversi incontri fra l’amministrazione comunale e le forze di vigilanza del territorio.
Il percorso autorizzato, inizia da San Bernardo (1.630 m. s.l.m.) e seguendo tutta la pista (battuta), che coincide con la strada carrozzabile estiva, sale al rifugio Il Dosso (1.754 m.s.l.m.), tocca l’alpe Paione (1.780 m.s.l.m.) passa dall’alpe Monscera (1.978 m.s.l.m.) e termina al rifugio Gattascosa (1.993 m.s.l.m.).
L’orario consentito è tutti i giorni dalle ore 17.00 alle ore 23.00, con divieto assoluto nei tre giorni precedenti e successivi di luna piena, visto le numerose compagnie che amano fare escursioni al chiaror della luna.
Tutti d’accordo e soddisfatti quindi? Mica tanto a quanto ci dicono. «Va bene per modo di dire – dice Fabrizio Lorenzi che ancora sta aspettando il dissequestro della propria motoslitta – sul percorso mancano i cartelli delle località, poiché non tutti conoscono i luoghi segnalati ed autorizzati e volendo effettuare il percorso nelle ore stabilite, ma quando ad esempio i rifugi sono chiusi, come fa uno a sapere dove si trova e se è sul percorso giusto? E poi – continua Fabrizio Lorenzi – è previsto l’inizio del percorso a san Bernardo dove c’è l’oratorio, escludendo con ciò la possibilità di recarsi in motoslitta al rifugio vicino. E per ultimo – conclude – la cosa migliore, sarebbe quella di individuare un luogo, anche piccolo, dove le motoslitte, come succede in molti posti di montagna, possono circolare liberamente in assoluta sicurezza e lontano dai percorsi dei ciaspolari e degli sciatori».
L’orario consentito è tutti i giorni dalle ore 17.00 alle ore 23.00, con divieto assoluto nei tre giorni precedenti e successivi di luna piena, visto le numerose compagnie che amano fare escursioni al chiaror della luna.
Tutti d’accordo e soddisfatti quindi? Mica tanto a quanto ci dicono. «Va bene per modo di dire – dice Fabrizio Lorenzi che ancora sta aspettando il dissequestro della propria motoslitta – sul percorso mancano i cartelli delle località, poiché non tutti conoscono i luoghi segnalati ed autorizzati e volendo effettuare il percorso nelle ore stabilite, ma quando ad esempio i rifugi sono chiusi, come fa uno a sapere dove si trova e se è sul percorso giusto? E poi – continua Fabrizio Lorenzi – è previsto l’inizio del percorso a san Bernardo dove c’è l’oratorio, escludendo con ciò la possibilità di recarsi in motoslitta al rifugio vicino. E per ultimo – conclude – la cosa migliore, sarebbe quella di individuare un luogo, anche piccolo, dove le motoslitte, come succede in molti posti di montagna, possono circolare liberamente in assoluta sicurezza e lontano dai percorsi dei ciaspolari e degli sciatori».
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO