BOGNANCO

Un esercito di volontari chiamato a garantire sicurezza e spettacolo su tutto il percorso
Domenica 21 febbraio 2010 la sci alpinistica dell’alta valle Bognanco.

Il Tour del Monscera valido anche come 4° prova Coppa Alpi Centrali.
Alle 8.30 la partenza dall’Alpe San Bernardo. Confermato il percorso del volantino, grazie all’abbondante innevamento lungo tutto il tracciato, fatto salvo ultime leggere modifiche dettate dalle condizioni di sicurezza per gli atleti e per gli spettatori.
«Questa è una delle poche gare di sci alpinismo – dice Alessandro Parravicini – membro dello sci club Bognanco – dove sul percorso c’è sempre molta gente e questo trasforma una semplice gara in un grande spettacolo.»

In effetti, la conca del Monscera, che ospita la sci alpinistica e chiamata appunto Tour del Monscera, si presta come un anfiteatro naturale, dove si può seguire gran parte del percorso e nello stesso tempo, godersi una bella gita in neve farinosa.

Non ci sarà limitazione al flusso di chi intenderà recarsi sul percorso per vedere la gara. Gli organizzatori hanno studiato tutto nel minimo dettaglio per garantire sicurezza e spettacolo. Ai numerosi volontari, addetti al controllo, viene chiesto di presentarsi, prima di recarsi nei vari punti di controllo assegnati, presso l’area di partenza a San Bernardo, per ritirare, oltre che un simpatico omaggio, le ultime informazioni importanti sul percorso di gara.

Gli organizzatori invitano inoltre tutti ad usufruire del servizio navetta gratuito da San Lorenzo a San Bernardo al fine di evitare inutili intasamenti di auto in alta valle.


Per informazioni tecniche sulla gara telefonare ad
Alessandro 329 9838431
mentre per informazioni logistiche, telefonare a
Fabrizio 347 5091988.

Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO


I ricordi delle prime sci alpinistiche

Ricordo gli stessi momenti delle prime edizioni della sci alpinistica del Monscera.
L’attesa, i problemi sul percorso, la difficoltà a reperire i fondi necessari.

Erano gli anni settanta-ottanta ed anche allora a San Lorenzo, c’era molta gente a vedere partenza ed arrivo. Già perché in quegli anni la sci alpinistica, sempre nel giorno di Pasquetta, partiva ed arrivava a San Lorenzo. Ricordo arrivi degli atleti con gli sci ai piedi sino alle porte del paese. Allora il percorso era semplice: San Lorenzo - San Bernardo – Monscera e ritorno.

Gli sci erano quelli stretti che si usavano per lo sci di fondo e l’equipaggiamento era anche quello semplice; scarpette e tuta. C’erano poi anche i montanari, non solo di Bognanco o dell’Ossola. C’erano quelli forti che parlavano in bergamasco. Quelli delle valli lombarde. Erano gli anni d’oro dei fratelli Felice ed Adriano Darioli di Graniga, che hanno fatto conoscere la valle in tutto il mondo ed hanno portato, con le loro conoscenze, la sci alpinistica ai livelli di oggi.
Ricordo il campionato italiano del 1982. Perfetto in ogni situazione. Non c’erano i computer e così, iscrizioni, partenze, arrivi e classifiche si facevano tutte a mano, con i tempi che occorrevano. Ricordo un tabellone grande in piazza con disegnato tutto il percorso, dove venivano segnati i tempi dei vari passaggi, dettati dai contatti radio.

Era l’anteprima della tecnologia moderna e c’era in piazza un giovane speaker di nome Franco Charbonnier, che ancora oggi, da pensionato, presiede lo Sci Club Bognanco, organizzatore di questo grande evento e continua con grande passione a dare il proprio contributo in questo mondo di sport e turismo, dove la valle Bognanco, da sempre riesce a dare il meglio di se.


Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO

Mappe dei sentieri

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