Domenica scorsa in valle Bognanco si è disputata forse la più straordinaria delle sci alpinistiche di questi ultimi anni. Le condizioni ottimali della neve e la bella giornata, hanno fatto sì che un evento sportivo si trasformasse in una manifestazione di grande promozione del territorio.
Da diversi giorni, gruppi di volontari e militari, hanno perlustrato le montagne dell’alta valle Bognanco per studiare il percorso della 35° sci alpinistica, meglio oggi conosciuta come “Tour del Monscera”. Un percorso sviluppato nella magnifica conca del Monscera che ha interessato quattro cime per un dislivello complessivo superiore ai 2500 metri ed una lunghezza di oltre 20 km. La partenza da San Bernardo (Costa della Varda) 1595 m.s.l.m. e da qui il lungo serpentone dei concorrenti, ha raggiunto la cima Gezza a oltre 2600 metri. Discesa da brivido con gli sci nel canalino in direzione del secondo lago di Paioni e seconda salita con ramponi ai piedi e sci sulle spalle fino alla cima del Dosso. Nuova discesa fin giù a Paioni e ancora pelli sotto agli sci per salire in direzione del lago di Arza. Terza salita attrezzata con corde e scalette e spettacolare discesa fin sotto l’ometto di Monscera e poi lungo traversone verso il rifugio Gattascosa da dove, per la prima volta , i responsabili del tracciato, Stefano De Luca, Giampaolo Maccagno e Giancarlo Galletti, hanno voluto proporre una quarta salita sul versante nord del Verosso fino a circa 2400 metri per poi indirizzare i concorrenti giù nel ripido pendio che porta al traguardo.
La partenza è avvenuta alla buon’ora; erano le 7.30 del mattino e se vi diciamo che alle 10 e 30 il primo concorrente era già arrivato, ci credete? Ebbene sì. Il primo classificato è stato Nadir Maguet , classe 1993 dell’esercito, con il tempo straordinario di 2h54’28. Al secondo posto, distaccato di appena 2 minuti, Filippo Barazzuol (Prali), seguito da Pietro Lanfranchi (SC Valgandino) con il tempo di 3h 00’02.
Nella categoria seniors Femminile, che hanno evitato la terza salita, ad arrivare prima è stata Corinna Ghirardi (Adamello Ski) 3h16’35; seconda Elena Nicolini (Brenta Team) 3h27’04; terza Monica Sartogo (US Aldo Moro) 4h06’06. (classifiche più dettagliate nelle pagine dello sport)
Oltre al trofeo Memorial Adriano Maccagno, vinto dal Nucleo Alpini Intra, con i suoi tre migliori atleti ( Minoggio, Luvini e Piana), è stato assegnato un premio alla memoria di Walter Zani al primo ossolano che ha scollinato sulla prima salita. A vincerlo Alessio Minoletti (Ossola Ski Team) giunto 20° nella classifica generale. Al miglior giovane indiscusso, perché arrivato primo assoluto ( Nadir Maguet CS Esercito, classe 1993) è stato assegnato il 1° Memorial Camilla e Alessio ed infine al primo concorrente classificatosi del Soccorso Alpino, è stato assegnato un premio alla memoria di Renato Della Bianca, storico componente del Soccorso Alpino di Bognanco. Ad aggiudicarselo il giovane Turin Alberto, giunto 26° di Sauze D’Oulx. Un premio lo avrebbe meritato anche Allevi Matteo dello SC Bognanco, gruppo che tra l’altro si è aggiudicato il premio quale sci club più numeroso. Matteo è arrivato ultimo con il tempo di 6h16’03, ma per lui non era importante la classifica; la sua piena soddisfazione è stata quella di essere arrivato al traguardo.
Sembra quasi impossibile che in un piccolo comune come quello di Bognanco, si possano organizzare eventi come questo Tour del Monscera. Poi, leggendo l’opuscolo della gara, si vedono scritti dei nomi che si ripetono nell’albo d’oro; Felice Darioli, Adriano Darioli e nelle prime edizioni degli anni sessanta si leggono i nomi di Pellanda Renato, Maccagno Giovanni, i fratelli Galletti Mario e Giuseppe e poi ancora Valentini Luigi. Sono tutti personaggi che hanno fatto la storia di questa competizione. Sì, forse più di tutti i fratelli Adriano e Felice Darioli che con i loro successi sportivi a livello internazionale, hanno fatto conoscere Bognanco al mondo intero, ma tutti hanno trasferito passioni ed entusiasmi ai giovani e se oggi, con lo storico presidente dello sci club Bognanco Franco Charbonnier, abbiamo un nutrito gruppo di giovani che portano avanti queste passioni e questi entusiasmi, è grazie sicuramente a loro.
Tutti positivi i commenti dei concorrenti. Addirittura c’è chi, come Cristian Minoggio, settimo arrivato quest’anno, ma vincitore nel 2016, vorrebbe che questo evento si prolungasse per più giorni.
Positivo anche il commento dei giudici Perruchon e Pegurri, i quali, dopo aver esposto la classifica, hanno detto:” Nulla da eccepire. Organizzazione perfetta e grande professionalità da parte dei tecnici del percorso.
Gli organizzatori tengono a ringraziare tutti i volontari, civili e militari, fra i quali la Guardia Provinciale, il Corpo Forestale Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Decima Delegazione del Soccorso Alpino, che hanno tutti contribuito, con uomini ed attrezzature, al successo indiscusso della manifestazione.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO