La prima cosa che salta all’occhio in questa fotografia, è la macchina; molto probabilmente una Alfa Romeo decapottabile degli anni venti, ma ci potrebbe essere fra i lettori, qualche appassionato ed esperto che saprà riconoscere esattamente il modello.
Poi seguono i particolari. Questa è la piazza di San Lorenzo, pavimentata con blocchetti di pietra, in un pomeriggio di fine estate, quando il sole è ancora alto. L’auto ha la guida a destra e l’uomo a bordo è Carlo Pianzola, autista della famiglia del geometra Francesco Musso, famoso in quei tempi per aver progettato e seguito importanti opere a Bognanco Fonti.
Dalla vecchia strada pedonale sta scendendo un militare con la valigia, in forza nella caserma della milizia che si trovava dietro alla chiesa parrocchiale e che molto probabilmente se ne andava a casa per un breve periodo di licenza. Lo segue un altro militare con le mani in tasca, forse un semplice commilitone che lo accompagna.
Spicca a sinistra della foto una vecchia cappella votiva, con il dipinto tutto ammalorato, cappella che venne demolita insieme alla vecchia casa parrocchiale ben visibile il suo tetto dietro alla cappella. Il muraglione a destra della cappella contiene il giardino della casa parrocchiale e sopra il muro si intravedono i rami sommitali di un grande albero; forse il giovane Ippocastano. Fra il muro e l’albergo, c’era una stradina che scendeva fino all’entrata della chiesa per poi proseguire in discesa per l’abitato di Bacinasco e più sotto ancora Boco.
L’albergo Rossi, ha alcune finestre aperte ed altre chiuse, segno che qualche ospite è presente nella struttura.
Sulla facciata della vecchia casa a destra, è scritto in alto “Piazza Galletti” e vicino c’è un cartello in metallo, con scritto Bognanco Dentro ed altre informazioni, poco chiare.
La facciata della vecchia casa è malconcia e presenta due porte con scalinata che scende verso la quota del piazzale. Una gradinata utilizzata molte volte per le foto della banda o di gruppi in occasione di qualche festa.
In un secolo di storia, tutto è cambiato. Le auto sono diverse, la milizia non c’è più, la casa parrocchiale e la cappella, sono state completamente demolite, a vantaggio di un piazzale più ampio. La stradina pedonale comunale per Graniga ha lasciato il posto alla nuova strada carrozzabile che sale in alta valle. La vecchia casa a destra è stata completamente sistemata. Il piazzale è stato asfaltato e per fare prima, hanno avuto l’infelice idea di stendere il catrame direttamente sopra alla pavimentazione che preesisteva.
Però, c’è una cosa nella foto che è rimasta come allora.
Le due facciate che si vedono dell’albergo Rossi, fatto salvo per le scritte che non sono più le stesse, sono sopravvissute; tali e quali.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO