Il Tour del Monscera, è piaciuto agli atleti. Una dose massacrante di salite e discese nello splendido anfiteatro naturale delle alpi Lepontine, quale è la conca del Monscera.
«Gara molto dura, ha detto la giovanissima Giulia Compagnoni (C.S. Esercito) vincitrice a parimerito con Katia Tomatis (S.C. Tre Rifugi) nella categoria Seniores femminile con il tempo di 3h 09’28”. Dura, ma molto interessante. E’ la prima volta che vengo qui a Bognanco e penso di ritornarci, magari in estate…(sorride) ho visto che c’è una sky race su queste montagne in settembre e mi piacerebbe partecipare».
Anche il podio maschile, ha parlato di una gara molto bella, ma dura e qui vale la pena di raccontare un esempio di grande onestà e correttezza dei due atleti giunti per primi al traguardo.
Cosa è successo?
Matteo Eydallin classe 1985 (C.S. Esercito), in prima posizione, sull’ultima tremenda salita del Verosso, ha quasi un minuto di vantaggio sul secondo quando una pelle da sotto lo sci gli scivola via… La rimette, ma non rimane incollata, perde tempo, tribola e viene raggiunto dal giovane William Boffelli, classe 1993 (Under Up Ski Team) il quale, capito il problema, non ci pensa due volte e prende dal suo zainetto una seconda pelle di foca che aveva di scorta e la porge al suo avversario. I due partono insieme per completare la salita ed affrontare l’ultimo grande discesone che porta al termine della gara. Sono appaiati, si controllano, corrono e quando passano sotto l’arco dell’arrivo, Matteo, si ricorda del generoso gesto di William e gli da una leggera spinta. Piccolissima, ma quanto basta per dargli un prezioso minimo vantaggio; 4 decimi di secondo dice il cronometro, pochi centimetri ma è lui il vincitore indiscusso. «Sono le regole non scritte» diranno poi nel pomeriggio mentre si bevono una meritata birra di Bognanco al centro Guido Prada di San Lorenzo.
Al terzo posto si è classificato Valentino Bacca (Brenta Team), con il tempo di 2h34’41”. «Sono sempre stato terzo – ha detto Bacca e non potevo fare di più. In cima alla prima salita avevo un paio di minuti di distacco e poi sono aumentati a tre, quattro… ed alla fine, ho preso quasi otto minuti. I due davanti erano troppo forti».
Nella categoria femminile, due donne si sono presentate al traguardo; Giulia Compagnoni (CS Esercito) a parimerito con Katia Tomatis (Sc Tre Rifugi) 3h09’28”. Una cosa forse voluta visto che Giulia ci ha confidato durante le premiazioni che sono forti uguali lei e Katia e «quando gareggiamo insieme ci facciamo coraggio e questa gara era talmente dura che abbiamo preferito rimanere unite». Terza, distaccata di oltre mezz’ora, Tatiana Locatelli (Corrado Gex); quarta, Chiara Iulita (SC Bognanco) 3h49’01”; quinta, Paola Pinotti (Svizzera) 3h55’55”; sesta, Alice Ferraris (Ossola Ski) 4h15’25”; settima, Alessia Revello (nordico Vall) 4h46’59”.
A vincere la prova unica di Coppa Italia Master, è stato, nella categoria maschile Christofer Niederwieser (skialprace) con il tempo di 2h48’44”, seguito da Ivan Antiga (Brenta Team) 2h59’58”. Al terzo posto si è classificato Matteo Giglio (S.C.Drink A.S.D.) 3h03’16” e poi, giù dal podio, in ordine abbiamo: Manolo Pertusini (S.C. Cernobbio) 3h17’18”; Luca Pini (Svizzera) 3h19’55”; Martin Elsler (ski team Fassa) 3h21’07”; Marco Tosi (S.C. Bognanco) 3h23’33”; Paolo Sartore (S.C. Bognanco) 3h24’24”; Andrea Tropiano (Corrado Gex) 3h29’59”.
Nella categoria femminile, solo in due hanno raggiunto il traguardo: Claudia Titolo (S.C Valdigne Mon) con il tempo di 4h05’50”, prima classificata, seguita, con un forte ritardo, da Stefania Valsecchi (AS Premana) 4h41’16”.
Il trofeo alla memoria di Adriano Maccagno, è stato assegnato alla squadra Ossola Ski Team per aver totalizzato il miglior tempo con i suoi tre più forti atleti (Alessio Minoletti, Cristian Grassi e Federico Sanna). Il premio assegnato alla società con il maggior numero di atleti partecipanti è stato vinto da Corrado Gex (16 concorrenti), grazie allo Sci Club Bognanco che, con i suoi 17 atleti, ha rinunciato a ritirare il riconoscimento.
Merita un commento, la coraggiosa prestazione di Claudio De Marco di Verbania. Un affezionato della valle Bognanco che si è classificato 28° ed era felice di essere riuscito a completare tutto il percorso. «Non ho mai partecipato ad una gara così dura e sono davvero contento». Ecco, è giusto scrivere anche di quelli che partecipano e che non vincono. Di quelli che sorridono sempre anche quando sono stremati ed hanno le montagne dentro gli occhi. La fatica è un premio condiviso da tutti.
Il presidente dello sci club Bognanco, Franco Charbonnier, terminato le premiazioni, ha voluto ringraziare tutto lo staff organizzatore, gli operatori turistici, le forze militari e civili del Soccorso Alpino, gli A.I.B, la Polizia Provinciale, Giancarlo Galletti, Giampaolo Maccagno e De Luca Stefano che hanno tracciato il percorso e tutti i volontari che hanno collaborato per questo straordinario evento invernale in valle Bognanco.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO