BOGNANCO
Sarà un nuovo comitato, coordinato da Daniela Darioli, assessore alle politiche sociali del comune di Bognanco, ad occuparsi di organizzare e programmare gli eventi, legati al centenario di fondazione della banda musicale di Bognanco. Un secolo di storia e di musica del corpo musicale, nato nel lontano 1910, grazie a don Santino Locatelli, in quegli anni parroco di Bognanco ed arrivato sino ai giorni nostri, dopo continue ed interessanti evoluzioni.
Una banda che è sempre stata il centro della attività sociale e culturale della valle. Un gruppo che ha sempre unito e mai diviso e che ha tenuto, in questi cento anni di storia e di musica, insieme il paese, come una grande famiglia.
Nascono scambi aperti e contributi fra i musicanti delle varie bande, con integrazioni sociali, naturali e sincere, impensabili fino a qualche decennio fa, quando il campanilismo nei vari paesi era forte e radicato.
La banda di Bognanco, non è la prima a festeggiare il centenario di fondazione, altre in Ossola hanno raggiunto questo ambito traguardo ed altre lo raggiungeranno, perché i valori semplici che legano le persone nella musica, sono sempre più forti e inattaccabili.
Fra i numerosi appuntamenti previsti, durante l’intero anno, ci sarà, già da questa primavera, una mostra permanente presso il centro Guido Prada a San Lorenzo con foto storiche, indumenti e vecchi strumenti musicali. E’ in programma anche un concerto in quota, al Passo del Monscera (2100 m s.l.m.) l’11 luglio 2010, terra di confine con la Svizzera, dove sarà presente, si spera, anche la banda musicale di Simplon Dorf.
Il 20 giugno il tradizionale incontro con la comunità di Antrona Piana, al Passo del Fornalino (2345 m. s.l.m.) ed in piena estate, il primo di agosto, a Bognanco Fonti, è previsto un raduno di bande. Nel mese di settembre poi una gita sociale, specialissima e da ricordare per i musicanti e simpatizzanti e per finire la grande festa di Santa Cecilia, l’otto dicembre.
Un intero anno di festa quindi, in onore della banda bognanchese ed il comitato appositamente costituitosi, invita tutta la popolazione a ricercare fra i cassetti di casa, le foto storiche ed eventuali vecchie divise od indumenti particolari, da esporre alla mostra permanente. Il comitato assicura che nulla andrà perduto e gli originali delle foto verranno subito restituiti.
Una banda che è sempre stata il centro della attività sociale e culturale della valle. Un gruppo che ha sempre unito e mai diviso e che ha tenuto, in questi cento anni di storia e di musica, insieme il paese, come una grande famiglia.
Nascono scambi aperti e contributi fra i musicanti delle varie bande, con integrazioni sociali, naturali e sincere, impensabili fino a qualche decennio fa, quando il campanilismo nei vari paesi era forte e radicato.
La banda di Bognanco, non è la prima a festeggiare il centenario di fondazione, altre in Ossola hanno raggiunto questo ambito traguardo ed altre lo raggiungeranno, perché i valori semplici che legano le persone nella musica, sono sempre più forti e inattaccabili.
Fra i numerosi appuntamenti previsti, durante l’intero anno, ci sarà, già da questa primavera, una mostra permanente presso il centro Guido Prada a San Lorenzo con foto storiche, indumenti e vecchi strumenti musicali. E’ in programma anche un concerto in quota, al Passo del Monscera (2100 m s.l.m.) l’11 luglio 2010, terra di confine con la Svizzera, dove sarà presente, si spera, anche la banda musicale di Simplon Dorf.
Il 20 giugno il tradizionale incontro con la comunità di Antrona Piana, al Passo del Fornalino (2345 m. s.l.m.) ed in piena estate, il primo di agosto, a Bognanco Fonti, è previsto un raduno di bande. Nel mese di settembre poi una gita sociale, specialissima e da ricordare per i musicanti e simpatizzanti e per finire la grande festa di Santa Cecilia, l’otto dicembre.
Un intero anno di festa quindi, in onore della banda bognanchese ed il comitato appositamente costituitosi, invita tutta la popolazione a ricercare fra i cassetti di casa, le foto storiche ed eventuali vecchie divise od indumenti particolari, da esporre alla mostra permanente. Il comitato assicura che nulla andrà perduto e gli originali delle foto verranno subito restituiti.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO
UN PO' DI STORIA DELLA BANDA....
In valle già si parla di una “Unione Filarmonica” di Bognanco Dentro, nel settembre del 1905 e poi si legge sul Popolo dell’Ossola del 1913 notizie di una certa “Banda del Ponte” di Bognanco Fuori, che si esibisce in occasione della festa di San Gottardo.
Gruppi musicali di inizio novecento che poi pian piano si sono sciolti, mentre la “Società Musico-Corale di Santa Cecilia”, concretizzatasi nel 1910, grazie al giovane parroco don Santino Locatelli, è arrivata sino ai giorni nostri, portando con sé storia, musica e passioni.
Cento anni di attività con la successione di “soli” quattro maestri; il primo appunto, don Santino Locatelli dal 1910 al 1912; il secondo, Giuseppino Pellanda, dal 1912 al 1966; il terzo, Giancarlo Pellanda dal 1966 al 2007 ed il quarto e per la prima volta una donna, Cinzia Rampoldi, dal 2007 ed ancora in carica.
Due tragiche guerre, hanno interrotto forzatamente l’attività musicale, per brevi periodi, ma grazie alla forte passione che ha sempre legato i musicanti, il gruppo ha continuato ad esistere, supportato anche dalle continue e sincere dimostrazioni di solidarietà, simpatia ed affetto, da parte di tutta la popolazione bognanchese e dei numerosi turisti.
Gruppi musicali di inizio novecento che poi pian piano si sono sciolti, mentre la “Società Musico-Corale di Santa Cecilia”, concretizzatasi nel 1910, grazie al giovane parroco don Santino Locatelli, è arrivata sino ai giorni nostri, portando con sé storia, musica e passioni.
Cento anni di attività con la successione di “soli” quattro maestri; il primo appunto, don Santino Locatelli dal 1910 al 1912; il secondo, Giuseppino Pellanda, dal 1912 al 1966; il terzo, Giancarlo Pellanda dal 1966 al 2007 ed il quarto e per la prima volta una donna, Cinzia Rampoldi, dal 2007 ed ancora in carica.
Due tragiche guerre, hanno interrotto forzatamente l’attività musicale, per brevi periodi, ma grazie alla forte passione che ha sempre legato i musicanti, il gruppo ha continuato ad esistere, supportato anche dalle continue e sincere dimostrazioni di solidarietà, simpatia ed affetto, da parte di tutta la popolazione bognanchese e dei numerosi turisti.
La storia viene trasportata, grazie agli scritti che ci vengono lasciati e possiamo capire quanto era importante, la banda per il paese, leggendo qualche riga sul Popolo dell’Ossola del dicembre 1959, relative ad una lettera aperta inviata da un bognanchese al maestro ed ai musicanti. “Tocca a voi giovani – è scritto nella lettera – prendere in mano la fiaccola e non lasciarla morire, anche a costo di sacrifici e tenere alto l’onore di Bognanco e sentire che attraverso la musica, l’anima si nobilita…” Un appello questo, ancora valido anche oggi, tanto a significare che la musica non ha età e vive sempre nei tempi di ogni epoca. Brillante e sopra ad ogni cosa.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO