Negli anni ottanta, ci fu chi trovò il coraggio – e la passione - per disboscare un’area e realizzare un nuovo apiario in località San Lorenzo. Poi passarono gli anni e questo qualcuno diventò anziano e gli restò solo la passione, non il coraggio non più la forza e quest’area si ricoprì un'altra volta di arbusti, piante, rovi e desolazione.
In questo tempo di coronavirus, c’è chi ha trovato il coraggio – e la passione- per ancora una volta disboscare, pulire e sistemare la stessa area attrezzata per apiario e restituire al territorio uno spazio pulito e destinato alla ripresa. Non solo economica.
Abbiamo incontrato Dario Darioli, artefice di questa nuova ripresa ed è stato un incontro speciale.
«Da bambino – racconta Dario- quando salivamo a Graniga, vedevo quelle cassette colorate delle api all’ingresso di San Lorenzo in un bello spazio sistemato a dovere e per me era sinonimo di vita e di ordine. Poi ho scoperto il dolce sapore del miele ed ho frequentato un corso base per conoscere le api, il loro fantastico mondo e diventare apicoltore per autoconsumo.
Venendo ad abitare in valle, ho cambiato vita e mi son trovato più tempo per coltivare le mie passioni.
Quel bel posto che vedevo da bambino ben sistemato e con tutte quelle cassette colorate, era diventato una giungla e così ho chiesto alla proprietaria di poterlo sistemare per portare lì ancora le api. Domanda esaudita – conclude Dario - ed ora posso continuare i miei sogni che facevo da “buciascia” ed ho scoperto che, anche con le api , non si smette mai di imparare e sono solo all’inizio».
Fra tante cose negative in questo tempo di Covid-19, fa piacere vedere che c’è ancora qualcuno che non ha perso il coraggio e spende il suo tempo per riqualificare il territorio, c’è solo da sperare che non lo venga a sapere l’orso che gironzola in Ossola, goloso di miele e di nuove esperienze.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO