Sono iniziati i lavori per la messa in sicurezza di un tratto di strada Graniga – San Bernardo, che era diventato molto pericoloso sia per il transito, sia per i proprietari delle baite sottostanti. Siamo in località Loccia a 1400 m.s.l.m. e da qualche anno, le palificate in legno che sorreggevano la strada, si stavano sfaldando, creando seri problemi alla stabilità del versante.
«La Regione - dice il sindaco Mauro Valentini - ci ha messo a disposizione cento mila euro che serviranno a realizzare un argine con blocchi di pietra in sostituzione della palificata in legno non più idonea a sostenere la strada. Dopo l'evento alluvionale di inizio ottobre, abbiamo richiesto altri finanziamenti alla Regione che ci consentiranno prossimamente di realizzare altre opere per mantenere quanto più possibile in sicurezza la strada che raggiunge l'alpe San Bernardo».
Seguirà quindi anche il completamento della asfaltatura e la posa di idonee barriere di protezione che piano piano, stanno garantendo una maggiore sicurezza a chi transita sulla strada che porta in alta valle e che in questi ultimi decenni, è frequentata da un numero sempre maggiore di turisti e proprietari di seconde case. Siamo a novembre e l’inverno potrebbe costringere la ditta a sospendere i lavori, ma se diamo un occhiata a quando la motopala, molti anni fa, arrivò a San Bernardo aprendo la pista alle auto, c’è da essere ottimisti.
UN PO’ DI STORIA
Era il mese di novembre del 1967 quando due motopale, noleggiate presso la Camera di Commercio e la ditta Ripamonti di Ornavasso, stavano avanzando sopra Vercengio in direzione di San Bernardo. Il tempo era favorevole anche in quel inizio di inverno e si proseguiva celermente, sul tracciato progettato dal geom Proverbio di Domodossola. Le auto già arrivavano alla Gomba ed a breve sarebbero giunte anche all’alpe S.Bernardo ed infatti, il 29 dicembre 1967, un articolo del Popolo dell’Ossola dal titolo “Autostrada San Bernardo” riporta: “E’ il pomeriggio dell’11 dicembre 1967, data da segnare indelebilmente nella storia di Bognanco quando una trentina di bognanchesi commossi ed entusiasti assistono all’arrivo alla chiesa di San Bernardo a m. 1620 delle due motopale che a tempo di record hanno terminato la strada da Graniga a S.Bernardo…”
Da allora, la strada venne costantemente interessata da opere di consolidamento e di sistemazione. L’opera più importante sicuramente fu il viadotto sul Rio Acquamorta, realizzato e collaudato negli anni settanta e che ha definitivamente eliminato il pericolo delle valanghe che scendevano e continuano a scendere dai pendii della cima Verosso. Negli anni successivi, grazie alla realizzazione di centrali idroelettriche, il comune ottenne l’asfaltatura della strada ed alcune correzioni di pendenze, finalizzate a migliorare le livellette e rendere più agevole e sicuro il tracciato.
Oggi, dopo 53 anni, si continua a lavorare per mantenere e migliorare la strada che porta in alta valle, un territorio unico e spettacolare.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO