Segno positivo quest’anno per quanto riguarda l’andamento demografico; da 184 abitanti dello scorso anno siamo passati a 186. Un piccolissimo incremento di due abitanti in più, grazie a nuovi arrivati.
«La promozione del comune – dice il sindaco Mauro Valentini – non ha portato nuovi residenti. Penso che l’incremento sia dovuto ad una visione della vita che sta cambiando e dal fatto che un piccolo comune come Bognanco, a soli 15 minuti da Domodossola, può attrarre chi cerca uno stile di vita più genuino e con minori costi».
Purtroppo di nuove nascite, non se ne parla, in compenso nel 2020 sono state registrate nove nuove immigrazioni (7 maschi e 2 femmine), mentre gli emigrati sono stati solo tre (2 maschi ed una femmina). I deceduti lo scorso anno sono stati quattro (2 maschi e 2 femmine).
Un incremento della popolazione, non lo si registrava da tempo e se analizziamo i decenni indietro, vediamo che dal 1951 ad oggi, la popolazione bognanchese è diminuita in continuazione come da tabella che riportiamo:
Anno Residenti diminuzione %
1951 855
1961 745 - 110 = 12,86
1971 553 - 192 = 25,77
1981 483 - 70 = 12,65
1991 370 - 113 = 23,39
2001 319 - 51 = 13,78
2011 230 - 89 = 27,89
2018 200
2019 188
2020 184
2021 186 - 44 = 19,13%
La percentuale più alta di spopolamento (27,89%), la si è riscontrata subito dopo l’alluvione del 2000, mentre quella più bassa, la si rileva dal 1971 al 1981, proprio nel decennio in cui hanno chiuso l’attività tutti i più grandi alberghi di Bognanco, che nella maggior parte dei casi, non erano di proprietà dei residenti in valle. Sembrerebbe quasi che i bognanchesi in quel decennio, hanno iniziato a prendere in mano in prima persona la gestione del territorio, investendo su nuove e rinnovate strutture turistico ricettive. Un rinnovamento che sicuramente ha rallentato lo spopolamento di Bognanco, allo stesso modo come nel decennio 1991-2001, quando il massiccio riattamento delle case e delle baite, ha mantenuto in valle diversi giovani.
In questo ultimo decennio 2011-2021, seppur la percentuale delle persone andate via è ancora medio-alta (19,13%), si contano “solo” 44 persone in meno e questo dimostra che potrebbe essere davvero in atto un rallentamento dello spopolamento. Più ancora si può consolidare questo pensiero positivo, considerando che, dopo tanti anni, il paese delle cento cascate, ha registrato lo scorso anno, non solo un rallentamento della diminuzione anagrafica, ma addirittura un incremento del numero di abitanti.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO