Rami che si spezzano, alberi che cadono, pilastri che crollano e come possiamo definire la scomparsa di Adolfo Valentini?
Manca il fiato a scrivere che non c’è più. Eppure è così.
Domenica scorsa, dopo che le campane della chiesa hanno suonato l’Ave Maria della sera, nella sua bellissima mansarda sospesa nel cielo, ha chiuso gli occhi e se ne è andato. Senza rumore.
E’volato via, lasciando qui sulla terra il suo corpo fermo e composto. Lui, che è sempre stato in movimento, nei suoi cantieri, sui campi da sci dove era maestro, nel soccorso alpino, nell’organizzare feste, nel dare una mano a chiunque, è sembrato strano vederlo lì, immobile e disteso con le mani in mano e pronto per il suo eterno riposo.
A soli 25 anni prese il comando del Soccorso Alpino di Bognanco e lo tenne fino al 1973, dopo di che continuò nella attività di soccorso come semplice volontario, fino al 2015, anno in cui venne festeggiato dai suoi compagni, per i suoi 52 anni di costante e prezioso servizio.
Fu promotore di molte iniziative finalizzate alla costruzione e manutenzione della strada per San Bernardo e poi ancora più su, della strada che prosegue verso l’alpe Monscera. Abile trascinatore di forze e di pensieri che hanno in tutti questi anni realizzato interventi di miglioramento della rete sentieristica e più in generale di tutto il territorio.
Molto conosciuto e stimato in tutta l’Ossola, lascia nel dolore la moglie Enrica e la figlia Elisabetta, con il compito di custodire e proseguire il suo impegno e la passione per il territorio e per la montagna.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO