veia2021

Quasi duecento i concorrenti, venuti da tutto il mondo in val Bognanco, per partecipare al più grande evento sportivo dell’anno. Un fine settimana dedicato allo sport ed allo spettacolo, iniziato venerdì pomeriggio a Bognanco Fonti, con il Vertical.

Oltre cento i partecipanti e molti di più gli spettatori che hanno fatto il tifo lungo tutto il percorso. Una salita da perdere il fiato che dal piazzale Ramponi ha toccato le frazioni di Boco e poi San Lorenzo, Graniga, Gomba, fino su in cima ai 1730 metri di quota dell’alpe Dente. Un grande tifo bognanchese che ogni anno sorprende a meraviglia tutti i concorrenti, abituati spesse volte a correre nell’indifferenza generale della gente. «Esaltante, incredibile, entusiasmante!» Queste sono state le parole ripetute dai numerosi atleti spagnoli, mentre la giapponese Yuri continuava a sorridere, manifestando felicità e soddisfazione da tutti i pori, allargando la sua bandiera e saltellando come una marionetta, seppure non è riuscita a salire sul gradino più alto del podio, occupato meritatamente da Fabiola Conti.

Nella categoria maschile, ha sbalordito il campione di sci alpinismo Damiano Lenzi che è salito alla velocità di una moto, distaccando di oltre un minuto, lo svizzero Werner e lo spagnolo Rullan. Questo l’ordine di arrivo dei primi tre nella categoria maschile: Lenzi Damiano (ITA) 38:50; 2- Werner Marti (SUI) 39:59; 3- Rullan Estarelles Pere (ESP) 40:13 e questo l’ordine delle prime tre donne arrivate: 1- Conti Fabiola (ITA) 51:06; 2- Yhoshizumi Yuri (JPN) 51:34; 3- Centamori Lara (ITA) 52:27.

Al sabato, la carovana si è spostata nel centro di Domodossola per la presentazione delle squadre e dei concorrenti, i quali, hanno apprezzato moltissimo la visita della città con il suo centro storico. Sport e promozione del territorio, dicono sempre gli organizzatori del Team La Veia e questo si è manifestato anche nella giornata di domenica con la Sky Race di 31 km sulle bellissime montagne dell’alta valle Bognanco.

La partenza alle 7:40 dalla Gomba, quando il sole era appena sbucato all’orizzonte e quando è arrivato al traguardo, dopo 6 ore e 41 minuti, l’ultimo concorrente, il sole di metà settembre era alto, oltre la metà del cielo. In mezzo a questi due momenti magici, quasi un centinaio di atleti, provenienti da tutto il mondo, hanno percorso 31 km ed affrontato 2600 metri di dislivello positivo, toccando la cima più alta del tracciato che è il Verosso a 2444 metri s.l.m..

Giornata splendida, panorama stupendo e, a detta di molti concorrenti, il percorso era perfetto con grande supporto di volontari, assistenza e pubblico. Qualche difficoltà si è manifestata solo dalle parti del Verosso, dove il terreno aveva mantenuto l’umidità della notte. Alcuni concorrenti sono arrivati al traguardo con escoriazioni, tagli e segni evidenti di cadute e purtroppo anche Damiano Lenzi, ha pagato a caro prezzo una scivolata che gli ha procurato un taglio alla gamba e costretto al ritiro proprio quando stava mantenendo la sua prima posizione, con un buon margine sui seguitori.

Alle premiazioni, sul podio sono saliti, nella categoria maschile: 1-Simukeka Jean Baptiste (RWA) 2:57:36; 2- Ait Malek Zaid (MAR) 2:57:59; 3- Bertoncini Mattia (ITA) 3:03:12. E queste le prime tre classificate nella categoria femminile: Desco Elisa (ITA) 3:38:19; 2- Magliano Camilla (ITA) 3:44:28; 3- Conti Fabiola (ITA) 3:55:23.

Il Trofeo Giampiero Bragoni è stato vinto dalla società Salomon Italia con: Bertoncini Mattia (ITA) terzo classificato e Aalerud Kristian (NOR) settimo classificato.

Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO

Mappe dei sentieri

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