Le domande:
andrai a votare?
Cosa vorresti dalla politica?
Le risposte:
GIUSEPPE BELANDI di Pinez: «A votare certo che vado; è un dovere. Cosa vorrei dalla politica, è difficile dire: Non mi sento rappresentato da nessun partito. L’unico in cui avevo fiducia è il Presidente Draghi».
MONICA MANCINI di Fonti: «Sì, andrò a votare sicuramente e dalla politica vorrei impegno concreto per i reali e urgenti problemi della gente: a partire dai rincari delle bollette ed agli aumenti dei prezzi. Basta litigi e chiacchiere inutili e maggiore concretezza».
CLEMENTE SCRIMAGLIA di Boco: «Al momento non ho ancora deciso se andare a votare o no…».
DARIO DARIOLI di Graniga: «Si, sicuramente andrò, è un dovere civico. Vorrei una politica più vicina alla gente con meno parole e più costruttiva. Più sensibile alle tematiche ambientali ed alle classi sociali più deboli. Che rafforzi il sistema scolastico, perché gli studenti di oggi saranno gli uomini e le donne di domani…».
ANTONIO TOGNO del rifugio Il Dosso: «Sicuramente andrò a votare: è un diritto, ma ora direi che è un dovere per assicurare al paese un governo che rappresenti la maggioranza degli italiani. Dalla politica vorrei serietà e chiarezza e soprattutto tutela a livello fiscale. Salvaguardia per la salute pubblica e visto che mi avvicino alla pensione, certezza nel mio futuro».
FABRIZIO LORENZI del rifugio S. Bernardo: «Andare a votare è un diritto, ma dopo i miei trent’anni di voto, ho capito che cambiano i partiti ma il sistema rimane lo stesso dunque il dilemma è: per chi votare?».
FABRIZIO MACCAGNO locanda Rossi: «Certo che andò a votare, è un dovere… e dalla politica vorrei che facessero qualcosa per contenere il caro prezzi su luce e gas…».
FRANCO CHARBONNIER presidente sci club Bognanco: «Certo che andrò a votare e dalla politica vorrei: 1 che riducessero gli stipèendi a tutti i parlamentari… 2 eliminare il reddito di cittadinanza… e poi fag un esam d’ammissiun par evità tanti gnurantui che i san mia la geografia e la stodia d’Italia e pos zacagnà meno e fa i fatti… (e poi fargli un esame di ammissione per evitare tanti ignoranti che non sanno la geografia e la storia d’Italia e poi, litigare meno e fare i fatti)».
STEFANO MARIANI di Pioi: «Noi a votare andremo tutti e vorremmo politici vicino ai problemi quotidiani della gente…più fatti concreti e meno parole…».
STEFANO VIVARELLI della Gomba: «Sì assolutamente andrò a votare e vorrei dei buoni rappresentanti nella nostra zona per far si che la politica fosse più vicina alle realtà locali».
GIUSEPPE POSSA critico d’arte: «Certo che voto, ma questa volta non mi turo il naso all’insipienza di questa “casta”. A livello ossolano chiederei in primis l’accorpamento dei piccoli comuni o di quelli con pochi residenti e poi vorrei aggiungere altro, ma non ne vale la pena… “mentre a Roma si parla e si parla…Sagunto brucia…”».
ALESSANDRO BRAGONI presidente Team La Veia Sky Race: «Sì, certo che andrò a votare: è un diritto ed un dovere di ogni cittadino. Dalla politica vorrei più vicinanza alle persone, alle famiglie, alle aziende. Più concretezza nelle soluzioni dei problemi e più collaborazione. In generale si percepisce una crescente disaffezione del popolo verso la classe politica e questo perché troppe volte chi ci rappresenta appare molto distante dalla realtà quotidiana non solo delle famiglie, ma anche dal tessuto economico e produttivo del paese».
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO