Quando senti dire alla televisione che l’energia è aumentata dici “Vabbé, aumenta tutto…” Poi quando ti arriva la bolletta raddoppiata o triplicata, rispetto allo scorso anno, allora il “vabbé” diventa un “faffa….” e cominci a guardarti in giro per casa per capire cosa è che consuma così tanto. Le lampadine di casa? Ma no, adesso ci sono quelle che consumano poco… Sicuramente la televisione; rimane accesa troppe ore al giorno, tanto così per la compagnia… La lavatrice? Sì, è vero; si lava troppe volte e poi sarebbe meglio usarla nelle ore quando l’energia costa meno. Il frezeer sempre acceso, i frigo anche, il microonde, il ricarica batterie, le varie spie del wifi, la luce fuori casa che sta accesa tutta notte, insomma abbiamo le abitazioni imprigionate da un sistema elettrico che è diventato insostenibile. E quelli che hanno l’attività completamente dipendente dalla fornitura di energia elettrica? Una tragedia e diciamolo, non è tutta colpa di Putin…

Per quanto riguarda il comune di Bognanco, qualcosa si è già fatto.

«Nell’ultimo consiglio comunale - dice il sindaco Mauro Valentini – abbiamo applicato 25 mila euro sui rincari non previsti dell’energia elettrica per l’illuminazione pubblica. Stiamo vedendo di capire con Enel se possibile trovare una soluzione, come fanno altri comuni per limitare durante alcune ore notturne, in particolare dopo la mezzanotte, l’illuminazione pubblica, ma al momento, non abbiamo ancora risposte certe».

Haralabos Melenos, amministratore unico dell’azienda più importante della valle che si occupa di acque minerali e benessere, dice: «Abbiamo avuto, dal mese di ottobre 2021 un continuo aumento dei prezzi delle materie prime, poi sono iniziati i rincari sul fronte energetico. Riscontriamo enormi difficoltà – continua Melenos - a reperire le materie prime; dai tappi ai cartoni, per non parlare del vetro che, oltre ad essere carissimo, è praticamente introvabile. Per quanto riguarda il Centro Benessere, abbiamo spento la pompa calore e scaldiamo con cippato sia la piscina che gli ambienti interni. Se va avanti così – conclude l’imprenditore - saremo costretti prendere provvedimenti ancora più drastici e restrittivi».

Anche la Parrocchia risente questa difficile situazione, tanto che Don Vincenzo Barone ritiene di «dover ridurre drasticamente il riscaldamento nella chiesa».

«Ci stiamo organizzando – dice Don Vincenzo - ma certamente bisognerà pensare a qualcosa per risparmiare, almeno nei mesi più freddi e così anche per quanto riguarda l’illuminazione».

Malgrado questo, Don Vincenzo Barone, ricorda che in ogni modo «la Parrocchia sta partecipando ad un bando della Fondazione Cariplo, dove verranno stanziati dei fondi a fronte del rincaro bollette e dell’emergenza cibo per le persone bisognose, oltre che attingere al fondo 8 per mille, sempre per le famiglie in difficoltà».

Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO

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