- Fra campanilismi e voglia di continuare malgrado le dimissioni annunciate del presidente Croppi.
Giovedì scorso, giorno dell’Immacolata, il Corpo Musicale di Bognanco, unitamente alla Corale, hanno festeggiato Santa Cecilia, patrona della musica. Massiccia la presenza della popolazione, affiancata da numerosi villeggianti che da sempre manifestano simpatie ed amicizia, sia per la banda del paese, che per la Corale della parrocchia. «Una corale – dice Lorena Bagnasco – che è sempre presente nelle feste religiose e che da qualche anno è composta anche da coristi di Trontano. Un valore aggiunto, non di poco conto - prosegue Lorena, direttrice della Corale e vice presidente della banda – e che si manifesta anche nel Corpo Musicale dove, la collaborazione tra le tante realtà musicali del territorio, permettono la continuità delle bande e delle corali nei centri più piccoli e, molto importante, possiamo dire che questi contatti umani, hanno permesso di superare un pregiudizio anacronistico basato sul campanilismo, fino a pochi anni fa, considerato un aspetto negativo».
E di campanilismi ne parla anche il presidente della banda Renato Croppi quando, sorprendendo tutti i presenti, ha annunciato pubblicamente, durante il pranzo, l’intenzione di dare le dimissioni.
Perché questa decisione? Gli abbiamo chiesto.
«Ho fatto la mia parte e ritengo più utile una persona che abbia i giusti collegamenti per costruire gemellaggi con gli altri gruppi bandistici per avere una visione più allargata e meno paesana, senza stravolgere le peculiarità e le tradizioni di ogni gruppo che devono essere assolutamente conservati».
Quali sono i ricordi più belli di questa sua esperienza?
«Sono entrato otto anni fa, in questo mondo a me totalmente sconosciuto ed ho trovato persone, giovani e meno giovani che mi hanno aiutato a svolgere la mansione. In particolare, mi piace ricordare i Campus per studenti organizzati in collaborazione con ANBIMA e la manifestazione “Musica in Valle”, oltre ai lavori di sistemazione della sala musica, grazie alle generose donazioni ricevute e grazie alla collaborazione dei musicanti, della parrocchia, della pro loco, del gruppo donne in costume e del comune».
E cosa invece ritiene di non aver fatto?
«Fra i sogni nel cassetto, che non sono riuscito a realizzare, c’è sicuramente il concerto in quota e la creazione di un museo fotografico della banda con relativa digitalizzazione di tutto il materiale fotografico. Chiudo, ringraziando chi mi è stato vicino in questi anni ed indiscutibilmente da semplice bognanchese, continuerò a dare sempre il mio supporto a questa associazione».
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO