BOGNANCO
Un consiglio comunale veloce, quello di giovedì scorso a San Lorenzo, per discutere principalmente di nuove centrali idroelettriche. Una, richiesta dalla società Pesenti Energia Bognanco srl, che sfrutterà il dislivello da Picciola, dove già esiste una centrale, fino alla curva di San Martino, in prossimità della strada Provinciale.
Ma non sarà la sola nuova centrale in valle Bognanco. In consiglio, si è discusso infatti, un altra proposta. Quella presentata dalla società Energie Spa, la quale vorrebbe realizzare una centrale idroelettrica, sfruttando le acque del Rio Molezzano, sino la località Foibello, dove verrà realizzato l’edificio con gli impianti. In discussione, oltre alla approvazione della bozza di convenzione, necessaria per dare avvio alla esecuzione degli impianti, anche la riserva, a favore del comune, di poter prelevare acqua potabile, da destinare alla popolazione, in caso di necessità.
Ma non sarà la sola nuova centrale in valle Bognanco. In consiglio, si è discusso infatti, un altra proposta. Quella presentata dalla società Energie Spa, la quale vorrebbe realizzare una centrale idroelettrica, sfruttando le acque del Rio Molezzano, sino la località Foibello, dove verrà realizzato l’edificio con gli impianti. In discussione, oltre alla approvazione della bozza di convenzione, necessaria per dare avvio alla esecuzione degli impianti, anche la riserva, a favore del comune, di poter prelevare acqua potabile, da destinare alla popolazione, in caso di necessità.
Indubbiamente stiamo parlando di impianti moderni che producono energia elettrica pulita e per ciò ben vengano nuove centrali che non inquinano, ma una considerazione la dobbiamo fare. L’inquinamento, non è causato solo dalle scorie o dai fumi che in questo caso, fortunatamente, non esistono.
Se ci facciamo un giro in valle e diamo una sbirciatina agli ultimi impianti idroelettrici realizzati, dal 1980 ad oggi, scopriamo che gran parte delle tubazioni, non sono interrate e le centrali sono vere e proprie brutture. Niente a che vedere con i prestigiosi edifici realizzati dall’Enel agli inizi del secolo scorso in Ossola.
Non sarebbe male quindi, al di là delle indiscusse giustificazioni economiche che spingono le amministrazioni a concedere la realizzazione di questi impianti, prescrivere l’interramento totale della condotta ed una tipologia edilizia delle centrali, più armoniosa e compatibile con il territorio.
Se ci facciamo un giro in valle e diamo una sbirciatina agli ultimi impianti idroelettrici realizzati, dal 1980 ad oggi, scopriamo che gran parte delle tubazioni, non sono interrate e le centrali sono vere e proprie brutture. Niente a che vedere con i prestigiosi edifici realizzati dall’Enel agli inizi del secolo scorso in Ossola.
Non sarebbe male quindi, al di là delle indiscusse giustificazioni economiche che spingono le amministrazioni a concedere la realizzazione di questi impianti, prescrivere l’interramento totale della condotta ed una tipologia edilizia delle centrali, più armoniosa e compatibile con il territorio.
Giancarlo Castellano, collaboratore di ECO RISVEGLIO